Valanga Rigopiano, indagati 3 carabinieri: i motivi alla base del nuovo filone di inchiesta che starebbe emergendo in queste ore.

Nuovo colpo di scena in merito alla vicenda della valanga sull’hotel di Rigopiano, che causò la morte di 28 persone il 18 gennaio 2017. Secondo quanto riferito in queste ore da ‘Il Fatto Quotidiano’, ci sarebbe un nuovo filone di inchiesta su quanto accaduto quasi tre anni fa e, in base a questo, tre carabinieri sarebbero stati indagati per falso materiale e falso ideologico. Ora, però, proviamo a capire il perché di questa sorprendente decisione da parte dei pm di Pescara, Anna Rita Mantini e Salvatore Campochiaro.
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Valanga Rigopiano, indagati 3 carabinieri

Sotto la lente di ingrandimento sarebbe finita la telefonata effettuata dal cameriere Gabriele D’Angelo, poi morto sotto la valanga, la mattina di quel giorno per chiedere l’evacuazione della struttura alberghiera. Inoltre, secondo quanto affermato dall’ex capo della Mobile Piefrancesco Muriana, ci sarebbero incongruenze tra le acquisizioni dei tabulati e i tempi delle indagini portate avanti dai forestali. E adesso ecco il colpo di scena: i tre militari, Annamaria Angelozzi, Michele Brunozzi e Carmen Marianacci, sarebbero indagati per falso materiale e falso ideologico.
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