Cellino: “Balotelli? Ho detto una caz**ta. Ora può andare via”

“Balotelli è nero e sta provando a schiarirsi, ma ha difficoltà”. Arriva la rettifica del presidente Massimo Cellino dopo l’enorme scivolone nei confronti del proprio attaccante. 

Mario Balotelli (Getty Images)

Arriva il mea culpa di Massimo Cellino su Mario Balotelli. Una settimana dopo le dichiarazioni polemiche, il presidente del Brescia è tornato sulla vicenda scusandosi pubblicamente.

Cosa succede a Balotelli? Che è nero, cosa devo dire. Sta lavorando per schiarirsi però ha molte difficoltà”, sono queste le parole pronunciate dal massimo dirigente che hanno fatto il giro del web.

Intercettato da Le Iene, il patron del club lombardo si è giustificato così: Volevo solo sdrammatizzare, ma forse l’ho fatto un po’ troppo. Io sono cattolico, non potrei mai essere razzista. Intendevo tutt’altro, ossia: se a voi non va bene così questo ragazzo, cosa deve fare? Si deve schiarire?”. 

Balotelli, Cellino si scusa: “Ho sbagliato”

Ma in ogni caso ammette lo scivolone: La mia frase è stata strumentalizzata, ma ho detto una caz***a. Non ho offeso Mario, è stata solo una battuta mal interpretata. Quando ho capito cosa fosse successo, mi sono preoccupato più di capire come sarebbe uscito Mario che di tutto il resto. Il giocatore è triste, sì, ma perché non riesce ad esprimere il suo calcio. Non altro”.

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SuperMario che arriva già da un capitolo difficile, ossia la trasferta di Verona quando fu bersaglio di ‘buu’ razzisti:Chi lo insulta non è razzista – prosegue Cellino – ma un cogli**e che viene allo stadio solo per insultare. Mario fa vedere che è un guerriero che sfida chiunque, ma non è così. E’ fragile e ha bisogno di molto più affetto di quel che mostra”.

Chiarito l’equivoco, Cellino si è poi soffermato sull’aspetto esclusivamente calcistico in vista di gennaio: “Giocare per salvarsi corrisponde a un grande sacrificio, e forse Mario pensava che fosse più semplice… In ogni caso a gennaio ha la libertà di poter andar via gratuitamente, ora deve scegliere solo tra la strada in salita e in discesa. Se dovesse andar via, sarebbe una scommessa persa per tutti. Io gli dico di restare a Brescia e dimostrare che è venuto qui per vincere”.