Frosinone, badante erede di un 60enne: ma il testamento era un fake

Frosinone, badante erede di un 60enne: la donna si è ritrovata ricca all’improvviso, ma la la Procura ha indagato. E a febbraio andrà a processo.

Frosinone, badante erede testamento
Frosinone, badante erede di un 60enne: dubbi sul testamento

Frosinone, badante unica erede di un 60enne: una storia non nuova nel nostro Paese. L’uomo, gravemente malato da tempo, continuava a girare per vari ospedali. Così si è convinto ad assumere una persona che lo assistesse e la scelta è caduta su una rumena 50enne.

La donna si è occupata di lui fino alla morte e con il tempo il loro rapporto è anche cambiato. Da semplice assistente si è trasformata in convivente. La malattia però ha fatto il suo corso e il datore di lavoro della donna è deceduto, lasciandola come sua erede.

O almeno così hanno creduto tutti, perché la badante ha prodotto un documento, con tanto di firma che modificava i termini del testamento. A lei e solo a lei andavano tutti i soldi presenti sul conto in banca, 389mila euro. Ma anche tre immobili di proprietà del defunto.

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Badante eredita tutto, ma a febbraio finirà sotto processo

Badante infedele tribunale
Badante infedele, si dovrà difendere in tribunale (Getty Images)

Per la badante rumena sembrava tutto perfetto, ma non aveva fatto i conti con una delle sorelle dell’uomo. Quel documento olografo, con una scrittura tutta in stampatello, davvero non la convinceva. Così ha presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Frosinone.

Il pm Di Cicco, che si è occupato del caso, ha disposto una perizia grafologica e la consulenza avrebbe fatto emergere il raggiro. Quel testamento sarebbe falso perché di fronte ad una firma riconducibile al defunto, ci sarebbe anche un testo alterato ad arte. In pratica la badante ha preso una lettera già firmata dal suo datore di lavoro e cancellato quello che c’era scritto sopra. Poi la avrebbe modificata a suo favore, sperando di ingannare tutti.

L’udienza preliminare è stata fissata per il 4 febbraio 2020. E anche se l’indagata continua a dichiararsi innocente negando di aver falsificato quel documento, rischia grosso Le accuse nei suoi confronti infatti sono quelle di appropriazione indebita e falso.