Omicidio Luca Sacchi: Le durissime parole della mamma contro Anastasiya

Omicidio Luca Sacchi: Le durissime parole della mamma contro Anastasiya, la fidanzata ucraina implicata nel decesso del ragazzo

Omicidio Luca Sacchi
Omicidio Luca Sacchi: Le parole durissime della mamma contro Anastasiya (Foto: Getty)

Gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda relativa alla morte di Luca Sacchi, hanno completamente cambiato la figura di Anastasiya. La storica fidanzata del ragazzo dell’Appio Latino, avrebbe avuto un ruolo influente nel suo omicidio. Da quanto emerge dalle indagini degli inquirenti, l’ucraina era in possesso di 70 mila euro in contanti all’interno dello zaino, nel momento dell’assalto da parte di Paolo Pirino e Valerio Del Grosso.

La ragazza, come la descrivono gli investigatori, voleva arricchirsi attraverso la compravendita di stupefacenti e aveva deciso di avere un ruolo attivo nella vendita della marijuana ritrovata al momento dell’arrivo dei carabinieri sul posto. Le sue connessioni con la malavita di San Basilio e Tor Bella Monaca sono al centro delle indagini, e potrebbero svelare clamorosi sviluppi a breve.

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Omicidio Luca Sacchi: La mamma usa parole dure contro Anastasiya

Nel frattempo anche la mamma di Luca Sacchi, ha voluto dire la sua nei confronti di Anastasiya, dopo la misura cautelare nei confronti della 25enne notificatale venerdì mattina. La signora Sacchi ha lanciato un appello durante la trasmissione di Rai1 “La Vita in Diretta“. Ecco le sue parole:

Quando ti ho vista lì questa mattina, mentre ti portavano via, non ho potuto non pensare al mio Luca. Ho ripensato a quanto ti amava e a quanto tutti noi ti volevamo bene. Tu me lo hai fatto portare via! Tu devi avere il coraggio di venirmi a parlare, per spiegarmi cosa hai fatto e cosa è successo veramente. Luca non c’entrava nulla e tu lo sai“.

Purtroppo fino a questo momento, il dolore della famiglia di Luca, non ha avuto ancora risposta, visti i contorni ancora poco chiari della vicenda. Di sicuro, quello che emerge con forza, è la totale estraneità ai fatti da parte dello sfortunato ventiquattrenne romano.