Strage di Latina: l’ultimo gesto di Capasso per umiliare sua moglie

Clamorosa indiscrezione scritta sul quotidiano napoletano il mattino. Si parla di una busta lasciata sopra il  letto. Dentro un assegno da cinquemila euro. Luigi Capasso, il carabiniere che mercoledì a Cisterna ha sterminato la famiglia,  e poi si è tolto la vita, per il “dopo” aveva pensato anche all’amante. È quanto emerge dal materiale repertato e sequestrato nella casa del residence «Collina dei Pini», dove si è consumata la tragedia.

Gli investigator riporta il mattino attraverso le sue pagine online- hanno trovato sul letto della stanza matrimoniale un foglio con scritto «non doveva farlo», riferito evidentemente ad Antonietta Gargiulo, la donna che lo aveva mandato via di casa e non voleva che vedesse le figlie perché aveva paura del suo essere violento. Poi c’era una busta, sigillata, diretta al fratello Gennaro. All’interno l’assegno da 10.000 euro per i funerali, una lettera alla sorella e al cognato, una ai genitori. Poi c’è quella per un’altra donna. Che Capasso avesse tradito la moglie era noto a Cisterna, lei stessa ne aveva parlato con le amiche. Era uno dei motivi della separazione. Ma che l’uomo arrivasse a lasciare dei soldi per l’amante è un altro degli elementi della sua lucida follia. Forse l’ultimo gesto di disprezzo per la donna che aveva sposato. La busta e gli assegni, insieme ad altro materiale, sono stati sequestrati. I carabinieri, a dire il vero, non si sbilanciano sul ruolo della destinaria della busta che nei prossimi giorni sarà comunque convocata. Per capire ancora meglio i contorni di questa tragedia.”

CONTORNI AGGHIAGIANTI

Sempre Il Mattino, parla di “Una vicenda che ha contorni ulteriromente agghiaccianti alla luce di una ricostruzione più puntuale di quanto è accaduto mercoledì. Sul tavolo del magistrato Giuseppe Bontempo, e che ha disposto anche l’acquisizione degli esposti presentati dalla donna, ci sono dettagli raccapriccianti rispetto ai proiettili esplosi contro Martina e Alessia, le figlie. Alla prima ha sparato tre colpi, mentre dormiva nel letto matrimoniale. Era in stanza con la mamma, evidentemente, e la donna l’aveva lasciata lì per andare al lavoro, in attesa dell’arrivo della baby sitter. Alessia era nella stanza a fianco, ha sentito, si è alzata, ha provato forse anche a difendersi dall’uomo del quale aveva grande timore. Il papà si è accanito contro di lei, ha esploso sei colpi con la pistola d’ordinanza, raggiungendola anche alla testa.”