Appendino ‘regala’ 600mila euro per dare casa e lavoro ai profughi di Torino

Foto Federico Bernini/ LaPresse
28-09-2016 Torino
cronaca
Women, we can. Il ruolo delle donne in politica, incontro tra il sindaco di Torino Chiara Appendino e Jessica Ground, direttrice della campagna elettorale di Hillary Clinton
nella foto: chiara appendino
Photo Federico Bernini/LaPresse
29-09-2016, Turin
news
Women, we can. The role of women in politics, meeting between the mayor of Torino Chiara Hanger and Jessica Ground, director of the campaign of Hillary Clinton
in the pic: chiara appendino

Ormai è una lotta senza quartiere quella tra gli immigrati che stanno invadendo il nostro Paese e i cittadini italiani e le forze dell’ordine che cercano, senza l’aiuto del Governo, di gestire questa orda di persone che spesso si rendono protagonisti di gesti assolutamente illegali. In Italia nell’ultimo anno sono stati circa centomila i profughi che sono arrivati in Italia, contro gli 8mila della Spagna e i 4mila della Grecia. Un esodo che non conosce confini e che ormai sta assumendo dei contorni da tragedia, sia per i cittadini italiani che, in piena crisi economica, si trovano a dover fronteggiare anche questo problema, sia per gli stessi immigrati che vivono in situazioni di degrado assoluto.

Ed a tutto questo ora si aggiunge anche il terrore che ogni cittadino d’Europa e quindi italiano deve avere quotidianamente per il pericolo del terrorismo islamico, che ormai da anni prepara attentati in giro per il nostro continente, forse aiutato involontariamente dal alcune organizzazioni non governative.

E, come se non bastasse, ci si mettono i nostri politici che, invece di dare una mano ai cittadini italiani bisognosi, stanziano soldi su soldi per trovare casa e lavoro agli immigrati.

L’ultimo atto firmato da Chiara Appendino prima di andare in vacanza parla chiaro. Il sindaco di Torino ha dato mandato di effettuare una ricognizione sul mercato privato e tra gli immobili del Comune per individuare «servizi di accoglienza residenziale e di accompagnamento sociale per un massimo di 167 persone, singoli o nuclei familiari». I destinatari sono i profughi e i migranti africani che occupano abusivamante le palazzine dell’ex villaggio Olimpico di via Giordano Bruno di Torino. Sorpresi? Solo chi non conosce la linea politica dei grillini.

La strategia della giunta pentastellata torinese è infatti conforme a quella romana. La sindaca Raggi ha fatto lo stesso con i rom: ha preparato un piano per dare agli occupanti dei campi nomadi, alloggi e lavoro. Non molto dissimili, quindi, le linee di intervento tracciate dal Comune di Torino, concordate anche con il ministro dell’Interno Minniti e con la Diocesi di Torino. Le linee di intervento sono due: accompagnamento lavorativo, soluzioni abitative per convincere i migranti a lasciare via Giordano Bruno dopo il censimento delle presenze. Il piano della giunta Cinquestelle inserisce dunque i progetti di accompagnamento dei profughi nel contesto delle azioni per contrastare l’emergenza abitativa. Il progetto dovrebbe passare alla fase operativa subito dopo l’estate. Per cercare una sistemazione alle 167 persone di cui parla la delibera firmata dall’assessore al Welfare Sonia Schellino il Comune ha a disposizione 500 mila euro stanziati dal ministero degli Interni per fronteggiare l’emergenza nelle palazzine occupate dell’ex Villaggio Olimpico, ai sono stati aggiunti 100 mila euro prelevati dal bilancio comunale.
Appendino come Raggi: case ai profughi e ai rom.

Il passaggio successivo sarà lo sgombero dei profughi. Uno sgombero che avverrà in un’ottica di inserimento anche lavorativo – per una cinquantina di persone sono già pronti alcuni contratti – sarebbe dovuto iniziare in primavera ma si sono accumulati gli inevitabili ritardi, anche a causa del censimento su base volontaria degli occupanti gli spazi del Moi. A fine giugno i dati parlano di 710 uomini e 40 donne. La sindaca di Torino darà loro casa e lavoro. A Torino come a Roma, profughi e rom sono si primi a trarre benefici della giunte pentastellate.