Alpi svizzere, Aparthaus Paradies, un hotel che si trova nel villaggio di Arosa. Ciò che si legge su un cartello affisso prima dell’ingresso in piscina è veramente vergognoso: “I nostri clienti ebrei, donne, uomini e bambini, sono pregati di fare la doccia prima del bagno. Se non rispetterete questa regola saremo costretti a escludervi dalla piscina”.
UPDATE: Swiss hotel sorry for signs telling Jews to shower before entering pool https://t.co/ZNJRcsaT2K
— Jewish News (@JewishNewsUK) 15 agosto 2017
Qualcosa che lascia senza parole considerando che non è l’unico. Un altro cartello, sempre rivolto ai clienti di religione ebraica che negli ultimi anni affollano l’hotel svizzero arrivando da Israele, Regno Unito e Stati Uniti, parla degli orari in cui i clienti ebrei hanno accesso al frigorifero: ” i nostri clienti ebrei hanno accesso al frigorifero dalle 10 alle 11 e dalle 16.30 alle 17.30 perchè il personale non può essere sempre a disposizione e continuamente disturbato”.
I cartelli sono stati ovviamente fotografati e pubblicati sul profilo social di un cliente; da parte di tutto il mondo ebraico e non solo sono piovute critiche per il comportamento riprovevole della direzione dell’albergo svizzero.
Tzipi Hotovely, vice ministro degli esteri di Tel Aviv, ha chiesto le scuse ufficiali per quello che risulta essere “un atto di antisemitismo tra i peggiori”. Pronta la risposta della direttrice dell’albergo che, come cita il quotidiano Blick, avrebbe risposto che i cartelli non sono stati un atto di antisemitismo e che sono stati affissi e poi immediatamente ritirati.
“Abbiamo notato che tra i molti ospiti ebrei che abbiamo – prosegue la direttrice – la maggior parte non si fa la doccia prima di entrare in piscina. Altri clienti si sono lamentati e, con molta ingenuità, abbiamo scritto questi cartelli. Sicuramente sarebbe stato meglio fare un richiamo generale”.
In un comunicato, il ministro svizzero ha fatto sapere che la SVizzero condanna questi atteggiamenti di razzismo e antisemitismo, con ogni tipo di discriminazione.
Il centro Simon Wiesenthal ha chiesto che Booking.com, come riporta rainews.it, metta su una lista nera l’Aparthaus Paradies, chiedendo addirittura che questo venga chiuso con conseguente punizione per la sua direzione.