I Rom non vogliono lavorare? La Raggi gli pagherà un “mental coach”

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
03-12-2014
Politica
Campidoglio. Conferenza stampa del Movimento 5 Stelle sugli arresti al Comune di Roma
Nella foto Virginia Raggi
Photo Fabio Cimaglia / LaPresse
03-12-2014
Politic
Press Conference of the Movement 5 Stars on the arrests to the City of Rome
In the photo Virginia Raggi

I Rom sono decenni che abitano in Itala e la quasi assoluta maggioranza di loro ha sempre dimostrato di non voler lavorare e quindi di non pagare le tasse. Nonostante sappiamo tutti che molti di loro sono dediti a furti e rapine, i nostri governanti continuano a foraggiarli e coccolarli come se fossero l’unico problema da risolvere. Questa volta è il caso di Roma e del sindaco 5 Stelle Virgina Raggi, che ha avuto una ‘brillante’ idea per spendere un altro po’ di soldi di noi cittadini.

Per prima è venuto alle brillanti teste che governano la Capitale di fornire i rom di un patentino (con annesso albo) per quelli di loro che rovistano nei cassonetti. Ora arriva anche il mental coach per quelli che proprio no, a lavorare non ce la fanno proprio. L’istituzione di una figura come quella del “mental coach” vorrebbe essere utilizzata come sorta di motivatore che andrà nei campi di roulotte a convincere i rom che gestire il business dell’elemosina, rubare nelle case e borseggiare i turisti non è il modo migliore per guadagnarsi da vivere, ma dovranno trovarsi un onesto lavoro.

A svelare questa malsana idea partorita dalla Raggi è stato il Messaggero, che ha evidenziato un nuovo “Piano Rom”, appena licenziato dalla giunta capitolina e nel quale, alla voce “azioni per l’inclusione lavorativa”, spuntano i “mentoring and personal coaches” che dovranno “fornire il supporto adeguato in termini di strumenti e competenze per le prime fasi di avvio delle iniziative imprenditoriali aiutando gli ideatori a fare le scelte giuste in ordine ai processi lavorativi e strategici”.

Tradotto: mandiamo i rom a lezione, motiviamoli e forse la smetteranno di importunare i cittadini romani. Con buona pace dei disoccupati romani, che dovranno invece continuare a fare per conto loro. E magari pagarsi un affitto senza alcun tipo di sostegno, che invece viene stanziato a favore dei rom nello stesso piano: fino a 800 euro al mese per i canoni di locazione. Costo totale del piano? 3,8 milioni di euro, in parte finanziati dall’Unione Europea. Cioè da noi stessi.