Siamo finalmente giunti alla resa dei conti per i 46 imputati al processo Mafia Capitale; il collegio giudicante, infatti, si pronuncerà nel primo pomeriggio.
Tra i nomi di spicco ci sono quelli dell’ex terrorista nero Massimo Carminati e il ras della cooperative, Salvatore Buzzi. Questi, secondo l’accusa, sono i personaggi fondamentali del clan, costituito da un considerevole numero di gregari e politici locali messi sul libro paga dell’organizzazione.
L’attesa per la sentenza, in programma oggi nel primo pomeriggio, è tanta; nell’aula bunker di Rebibbia ci si aspetta una folla di persone, tra giornalisti, troupe straniere e semplici curiosi. Sono state sollecitate, per gli imputati, condanne per oltre cinque secoli.
Carminati, vero protagonista della vicenda, è stato capo, organizzatore e coordinatore di tutte le attività illecite dell’associazione , mantenendo rapporti con gli esponenti di altre organizzazioni criminali nonchè con esponenti del mondo politico, istituzionale e finanziario, come si legge sulle pagine de ilsole24ore.com.
Il braccio destro, Buzzi, ha invece organizzato e gestito, tramite una rete di cooperative sul territorio, le attività economiche dell’associazione in diversi ambiti. Luca Gramazio, altro personaggio importante ed ex consigliere prima comunale a Roma e poi regionale di centro-destra alla Regione Lazio, ha posto al servizio dell’organizzazione criminale la sua posizione istituzionale, svolgendo così da collegamento tra l’organizzazione, la politica e le istituzioni. Insieme agli altri rilevanti personaggi, sono riusciti, in modo capillare, a penetrare nei sistemi della Pubblica Amministrazione intervenendo nei diversi settori della stessa che erano di interesse per l’associazione.
Ora non resta che aspettare la sentenza definitiva.